FINESTRE
Renato Franchi & l’Orchestrina del Suonatore Jones presentano il nuovo album "Finestre" (Latlantide - 08 aprile 2016), con dodici tracce che entrano nell’anima e accarezzano il cuore, dodici occhi che guardano dalla stessa “finestra”, ognuno con una visione diversa. Chitarre elettriche, acustiche, basso, pianoforte, organo Hammond, tappeti sonori e Moog, drumming energici e sognanti che corrono veloci sui sentieri tracciati da band, artisti e autori come Massimo Bubola, Fabrizio e Cristiano De André, The Gang, De Gregori, Fossati, Tenco, Bertoli, Dylan, Beatles, Rolling Stones, Battiato, Tom Petty, The Band e tanti altri amici e sognatori sono gli ingredienti del mix sonoro del disco.
Renato Franchi & l’Orchestrina del Suonatore Jones, nel loro quindicesimo anno di vita, fatto di viaggi, concerti, palchi, strada, polvere e canzoni, realizzano dunque un album vibrante, di forte impatto, con sonorità rock-blues che vestono dieci brani originali con liriche e musiche scritte da Renato e arrangiate dai musicisti della band e altri due pezzi in omaggio alla cultura popolare e alla canzone d’autore.
Un album di suoni e racconti, sospesi tra sogno, fantasia, realtà, storie di rabbia e d'amore, di fatica e di guerra, di vissuto quotidiano e personale, che viaggiano e volano come usignoli che cantano nel vento del grande cielo della canzone d'autore italiana e internazionale.
Nelle canzoni emergono atmosfere beatlesiane, rock americano, soul, rhythm & blues, il profumo e le melodie della cultura popolare, il tutto sapientemente dosato nell’accattivante miscela di sonorità divenuta marchio di fabbrica dell’Orchestrina del Suonatore Jones.
Ospiti & Partecipazioni
Le 12 tracce di “Finestre” vedono la partecipazione di figure importanti che sono già leggenda del nostro panorama musicale.
Marino Severini dei Gang: di notevole impatto la presenza della voce inconfondibile e suggestiva di Marino, che duetta con Renato in due storie di violenza e di rabbia che hanno attraversato e insanguinato la storia del nostro Paese.
Gianfranco D’Adda: batterista e percussionista con una storia di album e concerti nell’entourage di Franco Battiato, oggi in pianta stabile nell’Orchestrina con il mitico Viky Ferrara, scolpisce cinque brani dell’album con il suo potente e folgorante battito ritmico.
Fabrizio Poggi “The Chicken Mambo”: il migliore armonicista italiano, consacrato nelle Blues houses in America, infiamma le stelle del firmamento sonoro in due brani che solcano l'anima, con un sound che entra nel cuore.
In una delle due cover dell’album, in cui Renato e i suoi rendono omaggio alla canzone d’autore, troviamo un frammento della bellissima “Trasteverina” di Mario Castelnuovo, qui riproposta con un arrangiamento personale, introdotta con dolcezza e tenerezza dalla voce della bimba Greta Airaghi.
Particolarmente riuscita la collaborazione con Umberto Silvestri, dello storico gruppo legnanese "Numantini", nel brano “Bambini”, una canzone scritta a quattro mani in cui Umberto duetta con Renato.
Gli amici dell’Associazione Culturale dei Rescaldinesi di “Noi X” completano il panorama delle partecipazioni alle “Finestre” di Renato e i suoi, con l’intervento corale dell’omonima canzone scritta per loro e dedicata a Rescaldina e a tutti i piccoli borghi del nostro bel paese.
Track by track
1- Finestre
Il viaggio nelle canzoni e nei suoni di “Finestre” inizia con una traccia strumentale. Il mood del brano ci porta ad immaginare il nostro sguardo davanti ad una finestra che scruta il tempo di uno di quei giorni di pioggia che, lentamente, lasciano il posto nel cielo all’arrivo del sole.
L’arpeggio di un pianoforte e un tappeto d’archi danno il via, con un intenso momento di attesa, al preludio esplosivo della cascata di note della chitarra solista, che come un canto popolare costruisce una particolare melodia, sostenuta dal caratteristico suono del Moog di Gianni Colombo e dal basso di Roberto D’Amico.
Nella coda finale il basso elettrico la fa da padrone nell’appoggiare le parole introduttive e di saluto recitate da Davide Saccozza, mentre la batteria atipica suonata da Gianfranco D’Adda fa da collante ritmico al brano.
2- Campi di Fragole
Traccia sognante già presente su uno dei primi album dell’Orchestrina, qui riproposta e rivisitata in una chiave ritmica incisiva e martellante. Si parte con un riff chitarristico di Jose, sostenuto da basso e batteria, che ci riporta nel sound delle band West Coast, con una fermata alle stazioni di Dylan e dei mitici Byrds.
Il testo racconta l’incontrare l’amore con il vissuto quotidiano e le fatiche della vita ed è, come si può evincere dal titolo, un esplicito omaggio ai Beatles e all’indimenticabile John Lennon.
3- Bambini
I bambini sono il dono universale e più prezioso dell’umanità. Quando un bambino viene abbandonato o ucciso dalla violenza, dalla brutalità, dall’imbecillità o dalla crudeltà degli adulti e del mondo, non possiamo restare indifferenti.
Questa canzone dal forte impatto sonoro, scritta a quattro mani partendo da un’idea di Umberto Silvestri, si snoda dall’incontro delle chitarre acustiche con l’orchestrazione delle tastiere di Gianni Colombo, poi passa ad un crescendo che ci porta verso un finale trascinante in cui i suggestivi cori delle voci di Marta, Viky e Renato e la chitarra elettrica di Jose Carboni raggiungono risultati di notevole intensità.
4- Rumore di Fondo
Questa canzone è legata ad un aneddoto: un giorno, dopo un concerto sulla memoria, un “amico” musicista si avvicinò e disse: “bravi, però non è il mio genere, io non faccio canzoni politiche, faccio rock”.
Da qui nasce questo brano, il più “politico” di tutto l’album, un’invettiva contro quelli che hanno sempre pronta, a parole, la ricetta per risolvere tutti i mali del mondo.
Il pezzo è costruito sul drumming della batteria incalzante di Viky Ferrara e dall’armonica struggente di Fabrizio Poggi che dialoga con la Slide Guitar di Jose Carboni. Da ciò risulta un pezzo dal forte sapore ritmico, a dimostrazione che con i suoi 4/4 di groove anche il buon vecchio rock può dare il suo contributo alla riflessione e all’impegno.
5- Non Avere Paura del Buio
Il pianoforte di Gianni Colombo traccia un riff suggestivo ad introduzione di questa dolce ballata, che si sviluppa in un duetto vocale, con Marta che dialoga con Renato.
Una ninna nanna del nostro tempo, un dialogo dentro il buio della notte, dove nella speranza di un futuro diverso si cerca la risposta per sconfiggere la paura.
Chitarre acustiche e classiche, pianoforte, due voci non gridate, un effetto E-Bow della chitarra elettrica rendono magica questa canzone, sussurrata contro tutti i tentativi di chi vuole farci vivere sottomessi alla violenza e al timore.
6- Passi nel Mattino
Brano per la memoria, per non dimenticare, dal groove combat folk-rock.
Si parte con un dolce incipit del flauto di Marta e della chitarra acustica, per l’introduzione di questa storia vera, affidata alla suggestiva voce di Marino Severini insieme Renato.
E’ il racconto, cantato con rabbia, dolore e commozione, della vicenda del 10 Agosto del 1944 in Piazzale Loreto a Milano, quando i fascisti e i nazisti trucidarono all’alba 15 persone per rappresaglia, presi a caso, tra operai, impiegati, commercianti, antifascisti e gente comune.
Il testo è un omaggio alla Resistenza partigiana, a tutte le persone che hanno perso la vita per darci una società democratica, senza guerre e senza violenza, che hanno fatto la storia del nostro Paese, come i 15 “ragazzi” di Piazzale Loreto, qui ricordati uno per uno con il loro nome, cognome e professione.
7- Noi X
Canzone nata su richiesta da parte degli amici dell’Associazione Culturale “Noi X” di Rescaldina, come dedica al loro impegno sociale e culturale. Nasce così un brano che parte con un riff introduttivo accattivante, una linea melodica e un incipit corale che catturano già dal primo ascolto. Quando si scrive una canzone si pensa solitamente ad una città famosa: pochissime raccontano di piccole cittadine o paesini di provincia, dunque “Noi X” vuole essere un omaggio ai piccoli borghi del nostro paese, a volte dimenticati.
8- Dodici Lenzuola Bianche
Grazie all’amico trevigiano Flavio Carretta nasce questo combat folk-rock per il racconto di una storia vera, di normalità quotidiana che si trasforma in rabbia, sangue e dolore.
Flauto, chitarre acustiche, un arpeggio “jingle-jangle” della Rickenbaker e la pulsante armonica di Fabrizio Poggi fanno da tappeto sonoro alle voci di Marino Severini e di Renato.
Come dentro una fotografia, la canzone ci fa rivivere i momenti della tragedia dell’attentato terroristico del 4 agosto 1974, quando all'uscita dalla galleria, nei pressi della stazione di San Benedetto Val di Sambro (BO), un ordigno ad alto potenziale esplose nella quinta vettura del treno Espresso 1486 Italicus, diretto a Monaco di Baviera. 12 i morti, 12 le lenzuola bianche; con questa ballata Renato e i suoi cantano un doveroso ricordo alla memoria di tutte le vittime innocenti del terrorismo, per non dimenticare.
9- Trincea
Ballata evocativa per una storia, di freddo e fango, di posta che non arriva, di solitudine e lontananza dagli affetti più cari, la “morosa”, la mamma, gli amici, per una guerra crudele e cattiva come tutte le guerre.
Una sequenza cinematografica, un film sonoro scritto per ricordare tutti quei ragazzi morti durante il primo conflitto mondiale. Una canzone dichiaratamente antimilitarista, con una batteria che nel battito tipico del blues richiama la marcia dei soldati che vanno al fronte, mentre pianoforte, chitarre e mandolino sottolineano la melodia commovente del canto, rievocando l’atmosfera della notte e il gelo dell’altipiano e delle montagne.
10- Giorni Cantati
Il ritmo incalzante della batteria di Viky, un’apertura fulminante di pianoforte, un riff rollingstoniano con richiami a Van Morrison, suonato all’unisono dal basso di Roberto D’Amico e dalla chitarra elettrica di Jose
Carboni, rendono travolgente questo brano.
Il testo autobiografico è un racconto che fa scorrere davanti agli occhi immagini, ricordi, emozioni,
tradimenti, gioie, vittorie, incomprensioni e sconfitte che si incontrano nella vita.
11- Ta Pum
Una suggestivo intro d’organo Hammond di Gianni Colombo, che “urla” sulla spinta del soffio delle ventole del Leslie, introduce e sostiene la voce di Renato in questo commovente canto alpino.
Il bellissimo tradizionale, rivisitato in un’atmosfera soul-blues, oltre ad essere un omaggio al
patrimonio della canzone popolare Italiana troppo spesso dimenticata, viene proposta dall’Orchestrina del Suonatore Jones in ricordo di tutte le vittime delle sporche, maledette e incomprensibili guerre, che ancora oggi insanguinano il pianeta.
12- Trasteverina
Bellissima canzone di Mario Castelnuovo, pietra miliare della canzone d’autore più raffinata, proposta in una rivisitazione gioiosa in versione calypso, qui introdotta dalla voce dolce della bimba Greta Airaghi, circondata dal chiacchiericcio di bambini che giocano festosi.
Il testo, cantato con sentimento e passione da Marta, è nella prima strofa un monito, una raccomandazione, una presa in giro di quei personaggi che pensano di saperla lunga, di avere la ricetta per risolvere tutti i mali e i problemi del mondo, ma poi, alla fine, non hanno mai nulla da dire.
La seconda strofa è pura poesia cantata sul percorso della vita, laddove l’esperienza non sta negli anni del calendario, ma sulle esperienze che una persona vive e compie.
La Band
Renato Franchi - Voce & Chitarre
Marta Franchi - Tin Whistle, Flauti & Cori
Viky Ferrara - Batteria & Cori
Gianni Colombo - Organo Hammond, Pianoforte, Keyboards
Roberto D'Amico - Basso Elettrico
Jose Carboni - Chitarre Elettriche, Slide Guitar, Mandolino
Ospiti, Collaboratori & Supporter
* Coop Sociale Stripes Onlus: Sostenitori
* Ass. Quadrifoglio: Sostenitori
* Circolo Bel Sit / Ernestino Colombo: Sostenitori
* Umberto Pavanello: Sostenitore
* Anpi Rescaldina: Sostenitori
* Flavio Carretta & Claudio Ravasi: Collaborazione Artistica
* Cristian Visentin: Artwork
* Claudio Arnese: Fotografia
* Famiglia Aldo De Bernardi: Foto Finestre
* Fabio Beltramini: Collaborazione Tecnica
* Giuseppe Verrini: Giornalista Musicale, Supporter
* Greta Airaghi: Voce di Bimba
* Aldo Sciannelli: Corista Beat
* Amici di Noi X: Coristi in "Noi X" Rescaldina
* Davide Saccozza: Voce Narrante
* Umberto Silvestri: Partecipazione alla Voce
* Gianfranco D'Adda: Percussioni
* Marino Severini "The Gang": Partecipazione alla Voce
* Fabrizio Poggi: Armonica Blues
* Mario Castelnuovo: Per i frammenti di “Trasteverina”
Artista: RENATO FRANCHI & ORCHESTRINA DEL SUONATORE JONES
Titolo Album: “FINESTRE”
Etichetta: LATLANTIDE (P) 2016
Catalogo: LAT 206
Editore Musicale: © LATLANTIDE PROMOTIONS
Genere: Folk Rock - Musica D’Autore
Supporto: CD
Data di Uscita: 22 aprile 2016
Track List Album “FINESTRE”:
RENATO FRANCHI & ORCHESTRINA DEL SUONATORE JONES:
1. FINESTRE (Franchi Renato)
2. CAMPI DI FRAGOLE (Franchi Renato)
3. BAMBINI (Silvestri Umberto - Franchi Renato)
4. RUMORE DI FONDO (Franchi Renato)
5. NON AVERE PAURA DEL BUIO (Franchi Renato - Giusti Mariangela)
6. I PASSI NEL MATTINO (Franchi Renato)
7. NOI X (Franchi Renato)
8. LENZUOLA BIANCHE (Franchi Renato)
9. TRINCEA (Franchi Renato)
10. GIORNI CANTATI (Franchi Renato)
11. TA PUM (Tradizionale)
12. TRASTEVERINA (Castelnuovo Mario)