INCANTO
Renato Franchi ha intrapreso da tempo il suo viaggio negli immensi territori del rock d'autore, accompagnato dalle inseparabili chitarre Martin e Gibson Lennon J-160E. Il suo cammino nella prateria della musica ha avuto inizio (come per molti della cosiddetta “My Generation”) con il rock, il beat, il soul. Nelle sue prime band ha sempre rivolto un’attenzione particolare ai fermenti culturali, musicali e artistici ed alle positive vibrazioni che arrivavano d’oltreoceano. La sensibilità̀ d'animo e l'impegno civile lo hanno avvicinato in seguito a tematiche sociali, storie d’amore e musica ribelle, lidi e spiagge su cui gli occhi e il cuore di Renato hanno sempre adagiato la propria poetica e la grande passione per la musica, per la cultura popolare e la canzone d’autore di qualità.
Leader del progetto “Orchestrina del Suonatore Jones”, esperienza straordinaria in omaggio a Fabrizio De André ed alla canzone d’autore, ora pubblica un disco a suo nome, a conferma della propria vasta produzione originale, che consiste ad oggi in 12 album e più di 100 canzoni. Innumerevoli i live, con centinaia di concerti in teatri, piazze, festival e rassegne in tutta Italia e non solo; significative, inoltre, le collaborazioni con figure importanti della musica italiana, quali Massimo Bubola, Claudio Lolli, i Gang.
Franchi è da sempre in viaggio lungo binari e stazioni folk-rock-blues con i suoi validi musicisti e fedeli compagni d’avventura: Gianni Colombo alle tastiere, Joselito Carboni alle chitarre elettriche, Dan Shim Sara Galasso al violino, Roberto D’Amico al basso, Marta Franchi ai flauti e voce, Viky Ferrara e Gianfranco D’Adda alla batteria e percussioni.
Negli anni Renato ha realizzato progetti ed esperienze discografiche di alto valore artistico, con album dal forte impatto sonoro e dalle liriche importanti come “Sogni & Tradimenti”, “Dopo le strade”, “Le stagioni di Anna Frank”, “Con un bel nome d’avventura”, “Finestre”, “Oggi, Mi Meritavo il Mare”, tutti molto apprezzati dalla critica musicale e sempre nella continuità̀ di un percorso all’insegna delle sonorità̀ del mondo e della migliore canzone d’autore italiana.
“InCanto”, il suo ultimo disco realizzato con la fida etichetta “Latlantide”, conferma il percorso artistico e creativo di Renato, cuore sempre in viaggio sui sentieri infiniti del rock d’autore.
Di solito, quando è il tuo compleanno, sono gli amici a regalarti qualcosa, un pensiero, un dono prezioso. Per Renato non è così: nel festeggiarne uno importante (non dico quanti anni compie!) è lui, con i suoi fidati compagni di viaggio e di suoni e con il suo essere controvento, che fa un regalo a noi tutti con questo suo nuovo lavoro discografico promosso dall’etichetta “L’Atlantide” con distribuzione Egea Music, da ascoltare a cuore aperto come tutti quelli precedenti.
“InCanto” è un punto alto della produzione artistica di Renato, e lo si capisce fin dal primo ascolto. Un album che arriva dopo “Oggi mi meritavo il mare”, il bellissimo disco realizzato solo un anno fa nel ricordo della sua cara moglie Roberta, fra i primi dieci album della canzone d’autore “i
ndie” del 2018.
“InCanto” si presenta con tutte le carte in regola per essere un vero e proprio progetto artistico: è un disco completo e fondamentale con ballate emozionanti dalle sonorità folk/rock, chitarre che urlano e accarezzano dolcemente le trame delle armonie e delle liriche di Renato, che nulla hanno da invidiare alle produzioni eclatanti e a volte vuote dello show business modaiolo e nazional-popolare o con il finto rock di certe figure sopravvalutate, sopravvissute del nostro panorama musicale. Canzoni che vengono dal cuore, un omaggio per chi vuol capire questa epoca piena di parole feroci e senza senso, di gente che vorrebbe venderti anche quello che non ha, fatto di indifferenza e di musica mediocre. In controtendenza e lontano da qualsiasi moda, questo lavoro rivendica il diritto alla bellezza, alla speranza e alla giustizia.
Un inno all’amore e alla dignità suonato e cantato con quei compagni di viaggio che fanno parte di questo nobile progetto, curato in tutti i dettagli sonori e negli arrangiamenti e anche negli aspetti tecnici e di produzione. Gioia, sofferenza, pianti, risate, scritte sui muri, scelte di campo, vittorie e sconfitte senza retorica e senza parlarsi addosso, riconoscendo anche gli errori di una generazione. Un tributo e un elogio alla bellezza e al dolore, quel dolore che ti fa capire come sia importante avere cura di una persona che ami, un amico, un incontro, dare un aiuto a chi è meno fortunato di te. Un’opera di puro rock d’autore italiano o meglio di un sincero “InCantautore Rock” che con leggerezza ti prende per mano per condurti in questo viaggio verso orizzonti di bellezza e ti accarezza il cuore, senza chiederti neanche il biglietto!
Mi piace immaginare Renato come un viaggiatore senza confini, una sentinella di tutti questi sogni che se vogliamo riusciamo a vedere e toccare in fondo a questo caleidoscopio dipinto con i colori della rinascita. Cosa aspettiamo, allora, a salire su questo treno, non un direttissimo ma un locale, che ci dà modo di ammirare panorami e orizzonti, cieli e praterie e di fermarci in tutte le nove stazioni, scendere e bere qualcosa, chiacchierare con gli altri passeggeri? Cosi è la vita: condividere un pezzo di strada insieme. Si, c’è il rischio che guariremo un po’… ma Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno.
(Claudio M. Ravasi)
TRACK BY TRACK (by Claudio M. Ravasi)
1. Prima Stazione: “Anima in vetrina” Un magistrale intro di batteria “rollingstoniano” ad abbracciare il riff di puro rock della Fender di Joselito Carboni, che ricama il brano con un ritmo da combattimento sfoggiato dal drumming imponente di di Viki Ferrara e dalle percussioni incandescenti di Gianfranco D’Adda… quasi obbligatorio l’Hammond di Gianni Colombo sul finale e micidiale il basso del fedele Roberto D’Amico. Una bella lezione di rock, a tessere amori geometrici, filosofici, enigmatici, metereologici e caotici, immaginati o forse incontrati e qui cantati con passione dalla voce e dal cuore di Renato. Un gioioso testo naif in omaggio alla volubilità e alla bellezza del mondo femminile, interpretato da Renato in linea con il suo passo londinese. Beat!
2. Seconda Stazione: “Petali D’Amore” - Un poliedrico gioco di parole, un arcobaleno con più colori per cantare l’Amore con la consapevolezza che in una coppia è fondamentale completarsi a vicenda. Una danza in sei ottavi che trasporta nel giardino della dignità e del rispetto. Una ballata gioiosa costruita per il violino di Dan Shim Sara Galasso a ricamare gli arpeggi acustici e sognanti delle chitarre di Renato. Complicità!
3. Terza Stazione: “InCanto” - La title track è un brano in perfetto stile franchiano, da sognatore del giorno, innamorato dell’immensità della grande musica del mondo, con lo sguardo rivolto al songbook della musica americana; Dylan e Tom Petty su tutti. Renato mette sul tavolo dell’amore una perla preziosa, strofa e ritornello si alternano in un ritmo piacevole all’ascolto, un testo volutamente immediato di facile presa ma mai banale, a sottolineare la bellezza del volersi bene con rispetto! Accattivante il riff di violino e chitarra che separa e unisce il bridge alla strofa, un incanto da tenere accanto…una ballata di grande respiro. Nutriente!
4. Quarta Stazione: “Rondini” - Elogio esplicito della bellezza e dei valori liberi da ogni scoria contaminata del nostro tempo difficile. Scritta a quattro mani con Sonia Bellin, questa canzone apre il cuore e rimette le cose a posto. Testo pulito ed elegante con i bei ricami di Sara al violino. Una canzone dell’incontro nelle diversità, che diventano ricchezza. Necessaria!
5. Quinta Stazione: “Cuore Matematico” - Uscito in anteprima come singolo sulle piattaforme digitali, è un brano liberamente ispirato al libro della brava scrittrice comasca Sabrina Sigon, “Numeri imperfetti”. Qua si gioca con i numeri, non con le parole; si allude al lato “scientifico” del cuore. Il testo scorre come una tabellina su un pentagramma. I cori di Marta Franchi e Il violino di Sara sono puro “InCanto”. Formativa!
6. Sesta Stazione: “Istantanee” - Una fotografia dei giorni nostri. Scatti discreti per affrontare il problema dei migranti, i cittadini del mondo. Senza slogan e senza urla si entra nel problema e l’integrazione, la meraviglia dell’accoglienza e della solidarietà escono vincenti sull’intolleranza spacciata e contrabbandata come guardiana della giustizia da figure feroci, velenose e con un buco nell’anima. Scritta e cantata da Viki Ferrara, con appoggio della voce di Renato nei cori e in una strofa, ci riporta con la melodia in atmosfere evocative. Profetica!
7. Settima Stazione: “DisIncanto” Scritta con Sonia Bellin, chiude il cerchio su pensieri in libertà: il tempo, gli amori, i dolori, le gioie, impegno e gioco. Incanto e disincanto, insomma il “tutto compreso” che si chiama vita. Richiami di un puro folk rock alla Byrds di Roger Mc Guinn, amatissimi da Renato e i suoi, con un riff accattivante dal sapore harrisoniano. Salutare!
8. Ottava Stazione: “Rock Paradise” - Un sincero e commosso omaggio ad un’epoca gloriosa della musica, un gesto di affetto verso caro e inseparabile vinile. Un bel “rockaccio” stile Sixties, dove il basso di Roberto D’Amico fa la sua parte alla grande. Atmosfere colorate, ragazze e tanta musica. Al Paradise non si può stare fermi. Amazing!
9. Nona Stazione: “Salvato” (il capolinea dei sognatori) - Brano dal sapore dylaniano, con uno sguardo verso le atmosfere di Franco Battiato. Il testo di Sonia Bellin è una preghiera d’amore che sembra arrivare dal profondo dell’infinito per viaggiare oltre l’eternità. Nella canzone si avverte sin dall’inizio la presenza del “Gran Cerimoniere” Gianfranco D’Adda che, con le sue inseparabili bacchette, segna il ritmo incisivo di questa ballata dolce, diretta, spirituale e introspettiva. Degna conclusione per un lavoro d’impegno, ma anche di gioia, riflessione mistica e rinascita. Caleidoscopica!!
Un ringraziamento doveroso e più che meritato a tutti gli altri compagni di viaggio: gli insostituibili Aldo Sciannelli, Davide Saccozza per la parte tecnica e a Cristian Visentin, responsabile dell’artwork, ed al sorriso spensierato della nipotina Stella che ha detto la sua, approvando, dopo un attento ascolto, una per una le nove tracce dell’album, che ovviamente ha imparato a memoria! Un plauso a Renato e a tutti quelli che hanno collaborato alla riuscita di questo disco, un lavoro che guarda avanti senza mai dimenticare da dove veniamo e cosa ci portiamo appresso. Ben vengano opere come questa.
Track List Album “InCanto” di RENATO FRANCHI:
01. ANIMA IN VETRINA (Franchi Renato)
02. PETALI D'AMORE (Franchi Renato)
03. INCANTO (Franchi Renato)
04. RONDINI (Franchi Renato - Bellin Sonia)
05. CUORE MATEMATICO (Franchi Renato)
06. ISTANTANEE (Ferrara Vincenzo)
07. DISINCANTO (Franchi Renato - Bellin Sonia)
08. ROCK PARADISE (Franchi Renato)
09. SALVATO (Franchi Renato - Bellin Sonia)
Artista: RENATO FRANCHI
Album: INCANTO
Catalogo: LAT 325
Etichetta: LATLANTIDE
Supporto: CD
Genere: Folk-Rock
Data: 09 dicembre 2019
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