CON UN BEL NOME D’AVVENTURA
Voci forti e ribelli, chitarre elettriche e acustiche, basso, pianoforte, organo Hammond, drumming energici e sognanti che corrono veloci sui sentieri tracciati dalle canzoni, storie d’amore e di libertà sono il risultato finale di un lavoro che strada facendo ha assunto un particolare ed originale sapore creativo, artistico e culturale, per certi versi unico nel panorama nazionale.
Renato Franchi & l’Orchestrina del Suonatore Jones insieme alla vocal band “Voci del Partigiano”, ensemble nato da un’idea di Renato Franchi in collaborazione con la sezione ANPI di Rescaldina, dopo viaggi, concerti, palchi, strada, polvere e canzoni, fissano su un disco di forte impatto, con sonorità rock-blues d’autore, emozioni e vibrazioni del cuore, “pescando” dall’immenso mare della grande canzone d’autore e popolare italiana.
L’album, le musiche, le canzoni, gli arrangiamenti, le voci partigiane che incontrano chitarre e batterie rock, vestono undici tracce, legate da un unico filo rosso, quello delle grandi storie d’amore e di libertà.
Amore e libertà, come i fiori e i sogni di tanti ragazzi che hanno lasciato il cuore e le loro case per salire sui monti “con un bel nome d’avventura” per liberare il nostro Paese.
Il disco è composto da canzoni originali, con liriche e musiche scritte da Renato Franchi, e da brani di autori come Bertoli, Bubola, De André, Gianmaria Testa, Gang, Castelnuovo, Fausto Amodei, più due composizioni in omaggio alla cultura popolare, arrangiate e rivisitate con un tocco originale e personale da Renato e dai suoi compagni di viaggio.
Nelle canzoni emergono atmosfere beatlesiane, rock americano, soul, Rhythm & Blues, la melodia e la cultura popolare, il tutto arricchito dalle armonie vocali delle “Voci del Partigiano”, sapientemente dosato nella trama di una accattivante miscela di sonorità folk/rock/blues, stile tipico e originale dell’Orchestrina del Suonatore Jones.
Track by track
1- Con Un Bel Nome D’Avventura
Il mood del brano, costruito su un andamento blues, parte con un riff di chitarra che “urla” verso il cielo, un drumming potente di batteria e basso elettrico, pianoforte e Hammond, che con il contributo dolce e deciso della vocal band sottolinea le assurdità e le atrocità della guerra e delle ingiustizie del mondo.
La canzone è un esplicito riconoscimento a tutti quei ragazzi e ragazze che, nella stagione della Resistenza, hanno dato la vita per un avvenire di pace, libertà e democrazia. Un omaggio all’ANPI e ai partigiani di ieri, di oggi e di domani.
2- Le Stagioni di Anna Frank
Un pianoforte leggero come il volo di una piuma, voci e chitarre acustiche ci portano nel cielo e nelle stagioni di questa ragazza e di tutti i bambini volati via. Le “Voci del Partigiano” danno a questa canzone scritta da Renato Franchi tanto inchiostro colorato per le pagine di un diario che Anna continua a scrivere. Perché Anna è come il vento che accarezza l’aurora, e anche se il vento è tempesta, Anna sorride ancora…. Ciao Anna…
3- Nina
Un pianoforte, un basso elettrico, la voce narrante e suggestiva di Gemma Girolami della vocal band, l’interpretazione evocativa e struggente di Renato ci trascinano nella commozione del racconto cantato di questa bellissima canzone e storia d’amore scritta da Mario Castelnuovo, un cantautore forse un po’ dimenticato.
4- Marenostro
Grande canzone dei Gang di Marino e Sandro Severini cantata dai vocalist delle “Voci del Partigiano” che si alternano nelle parti soliste per esplodere con voci di tuono nelle bellissime parti corali.
Il brano è una straordinaria preghiera al mare, affinché lasci arrivare i figli del mondo sulle spiagge
della speranza.
Le voci corali, un ritmo di batteria e basso incalzante come le onde del mare in tempesta, un violino struggente come il pianto di un bimbo nella notte fanno di questo pezzo un’emozionante racconto d’emigrazione, sostenuto dalle sonorità che arrivano dal rock del mondo.
5- Fiume Sand Creek
Un classico di Bubola e De André, la storia di un massacro del 1864, che esce dal proprio contesto e si colloca nell’attualità. Il suono dei violini, l’andamento lento, le risposte corali e la voce di Renato ci trasportano, se chiudiamo gli occhi, in un villaggio di pellerossa d’America, sulle strade dei massacri in Siria, nel mezzo del fanatismo terroristico del Bataclan o delle Ramblas di Barcellona.
La canzone e dedicata a tutte le vittime delle stragi, delle guerre e del terrorismo.
6- Al Mercato di Porta Palazzo
Una storia d’emigrazione che racconta della nascita di un fiore al mercato di Porta Palazzo di Torino, ma potrebbe essere ambientata in un qualunque luogo o città. Si caratterizza per un riff di chitarra elettrica, scandito da un potente drumming di basso e batteria, con un’esplosione di voci nel bridge centrale, sottolineate dalla fisarmonica. Questi ingredienti fanno del brano del compianto cantautore capostazione Gian Maria Testa una coinvolgente ballata folk rock che invita alla danza.
7- Per I Morti di Reggio Emilia
Un ritmo in battere martellante di batteria, una chitarra acustica, la voce di Renato e la risposta delle “Voci del Partigiano” fanno di questa canzone di Fausto Amodei un grande inno, un doveroso ricordo dei morti nella lotta di resistenza partigiana e dei lavoratori uccisi durante le manifestazioni.
8- Eppure Soffia
Una cadenza trascinante e rallentata, un riff inconsueto del basso elettrico, ritmiche sognanti e la cascata corale delle “Voci del Partigiano” nella parte centrale sono l’omaggio di Renato e dei suoi compagni dell’Orchestrina a Pierangelo Bertoli e alla sua straordinaria canzone ecologista, pacifista e d’amore.
9- Passi nel Mattino
Si parte con un dolce incipit di pianoforte per l’introduzione di questa storia vera, cantata dalla suggestiva voce di Marino Severini che duetta con Renato con gli interventi della vocal band.
La canzone è il racconto cantato con rabbia, dolore e commozione della vicenda del 10 Agosto del 1944 in Piazzale Loreto a Milano, quando i fascisti e i nazisti trucidarono all’alba 15 persone per rappresaglia, presi a caso tra operai, impiegati, commercianti, antifascisti e gente comune.
Il testo è un omaggio alla Resistenza partigiana, a tutte le persone che hanno perso la vita per una società democratica, senza guerre e senza violenza, che hanno fatto la storia del nostro paese come i 15 “ragazzi” di Piazzale Loreto, qui ricordati uno per uno con il loro nome, cognome e professione.
10- Ta Pum
Una suggestiva intro di colpi di cannone e di mitraglia ci porta, come in un film, dentro una trincea e il seguire dell’arpeggio dolce di una chitarra classica a sostegno della voce toccante di Renato fanno di questo commovente canto alpino della prima guerra mondiale una grande “opera rock”.
La struttura armonica e la melodia di questa canzone non hanno infatti nulla da invidiare a grandi brani del rock mondiale: l’arrangiamento proposto ha il sapore degli Stones, di Dylan, con richiami al grande John Lennon.
Il bellissimo tradizionale, rivisitato in un’atmosfera soul-blues, sembra un racconto cinematografico, oltre ad essere un patrimonio della canzone popolare italiana. Viene qui proposto dall’Orchestrina del Suonatore Jones e dalle “Voci del Partigiano” in omaggio e nel ricordo di tutte le vittime delle sporche, maledette e incomprensibili guerre che ancora oggi insanguinano il pianeta.
11- Amor, Dammi Quel Fazzolettino
Omaggio alla nostra tradizione e cultura popolare. Una storia d’amore scandito dal ritmo del lavoro e dell’acqua che scorre, proposta con un arrangiamento folk-rock fatto di chitarre e voci corali che ci portano dentro l’allegria di una festa di paese.
Voci del Partigiano - Vocal Band
Aurora Lo Prete, Ezia Moroni, Marta Roversi, Gemma Girolami,
Alberto Roversi, Marta Franchi, Cristina Dall’Orto, Renata Pasquetto,
Walter Porcelli, Cristian Visentin, Flavio Corasaniti, Enrico Frascoli,
Alessandro Tinti, Pietro Castelli, Vanni Balboni
Renato Franchi & Orchestrina Suonatore Jones
Renato Franchi - Voce & Chitarre
Marta Franchi Tin whistle, Flauti & Cori
Viky Ferrara - Batteria & Cori
Gianni Colombo - Organo Hammond, Pianoforte, Tastiere
Roberto D'Amico - Basso Elettrico
Gianfranco D’Adda - Percussioni, Colori e Ritmi
Enrico Ronzoni - Chitarre Elettriche, Slide Guitar, Mandolino
Artista: RENATO FRANCHI & ORCHESTRINA DEL SUONATORE JONES
Titolo Album: “CON UN BEL NOME D'AVVENTURA”
Etichetta: LATLANTIDE (P) 2018
Catalogo: LAT 287
Editore Musicale: © LATLANTIDE PROMOTIONS
Genere: Folk Rock - Musica D’Autore
Supporto: CD
Data di Uscita: 16 aprile 2018
Track List Album “CON UN BEL NOME D'AVVENTURA”:
RENATO FRANCHI & ORCHESTRINA DEL SUONATORE JONES:
1. Con un bel nome d'avventura (Franchi Renato)
2. Le stagioni di Anna Frank (Franchi Renato)
3. Nina (Castelnuovo Mario)
4. Marenostro (Severini Alessandro - Severini Marino)
5. Fiume Sand Creek (Bubola Massimo - De André Fabrizio)
6. Al mercato di Porta Palazzo (Testa Gianmaria)
7. Eppure soffia (Bertoli Pierangelo)
8. I passi del mattino (Franchi Renato)
9. Ta Pum (Puccinelli Nino)
10. Per i morti di Reggio Emilia (Amodei Fausto)
11. Amor dammi quel fazzolettino (Tradizionale)
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