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Le abitazioni dell'uomo (4/5)

Villaggio di Catalhoyuk (Turchia) - 6° millennio a.c.Gli Etruschi e i Romani fondavano le città basandosi sullo schema del campo militare con strade a reticolo e foro-piazza centrale; gli Egiziani costruivano grandi strade alberate con le zone ricche ad est, quelle povere a ovest; le popolazioni dall’Era del Bronzo e del periodo Geometrico/Arcaico tendevano a creare un’acropoli (la città alta o cittadella) su un’altura nelle vicinanze dell’agorà (il centro commerciale della città bassa) collegata al porto commerciale. 
 
Per architettura classica si intende l’insieme delle opere greco-romane con i loro vari stili e sviluppi, quello Greco (stile Ionico, Dorico, Corinzio) e Romano ( stile Composito, ecc) spesso ripresi come riferimento di perfezione e bellezza; i principali indicatori di questi stili sono il timpano, la forma della colonna, i capitelli, i basamenti delle colonne (toro, trochilo), la trabeazione (fregi decorati), il tipo di arco, l’abside.
Spettacolare casa yemenita a Wadi-Dhahr (Yemen)Nell’architettura ionica dall’aspetto elegante, snello e verticale, il peso del tetto viene diviso tra il colonnato esterno e i robusti muri di sostegno della cella (naos) lasciando quindi tutto l’interno più spazioso, gli architetti inventarono anche colonnati semicircolari intorno agli edifici, naos con abside, statue femminili (cariatidi) al posto della colonna, tholos circolari.
Nello stile dorico più rozzo e pesante, i pesi vengono scaricati quasi totalmente sui colonnati interni ed esterni alleggerendo la cella che resta però soffocata dalle grosse colonne interne, lo stile è sicuramente più imponente ma poco funzionale. 
Lo stile corinzio fortemente voluto da Alessandro Magno, rielabora lo stile ionico arricchendolo con nuove finiture estetiche. 
Lo stile composito è la fusione tra ionico e corinzio, i capitelli anch’essi riuniti sono formati nella parte bassa dal tipo corinzio con le foglie d’acanto sormontato poi da quello ionico con la decorazione a volute.
Gli stili Romani sono stati vari, in principio su imitazioni di quelli greci poi arrivò l’evoluzione dell’arco (appreso dagli Etruschi) con tutti i suoi innumerevoli utilizzi che rivoluzionò il modo di scaricare i pesi delle strutture, dalle volte a botte alle cupole.
 
Casa-torre di Vathia nel Peloponneso (Grecia) 12°-13° secolo d.c.Nel periodo gotico si assiste allo sviluppo dell’architettura mistico-spaziale con l’innovativo sistema di scarico dei pesi tramite gli archi rampanti (contrafforti ad arco) e guglie (stabilizzatori) che alleggerirono le pareti esterne appesantite dal precedente stile romanico (basato sul modello della basilica romana, bassa e massiccia con poche aperture e archi a tutto sesto); l’innalzamento delle volte a crociera e delle volte a botte ogivali spingono verso il verticalismo e la leggerezza, le snelle colonne e le arcate a sesto acuto esaltano i giochi di luce-ombra sui costoloni in pietra con i colori delle vetrate e del grande rosone della facciata. Nel rinascimento si riscopre lo stile gentilizio dell’architettura greco-romana ricca di luce, equilibrio, prospettiva, linee rette, colonne, pilastri, cerchi e triangoli, l’evoluzione di questo stile aprirà le porte allo sfarzo del successivo periodo barocco, dove prevale la linea curva, la forma elittica con eccessi di decorazioni, finiture e stucchi tendenti al color oro, alla piena maturazione del barocco si assiste al fenomeno della reminiscenza del grande passato, forse per nostalgia, forse per economia, tornano gli stili neoclassico e neogotico, queste correnti artistiche corrono parallele con sostenitori e detrattori da ambedue le parti, le opere realizzate con queste tecniche sono solo estetiche per dare un’aspetto antico o misterioso ad un edificio nuovo che sfrutta le nuove tecnologie, quasi sempre di uso sacro o pubblico, gli sviluppi e le sperimentazioni sfoceranno nel razionalismo, nel futurismo, nello stile liberty e nello stile moderno.

 
 
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